Cronologia |
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1925 |
Sebastiano Addamo nasce a Catania il18 febbraio da una famiglia originaria di Carlentini. Secondo di cinque figli, tre femmine e due maschi, Addamo trascorre in questo piccolo comune del siracusano la propria fanciullezza, qui compie anche gli studi liceali. |
1948 |
Si laurea il12 marzo in Giurisprudenza, discutendo una tesi su Adriano Tilgher dal titolo TIlgher Adriano: il suo pensiero e il suo concetto del diritto, rdatore Orazio Condorelli docente di Filosofia del Diritto. Dopo la laurea diventa assistente dello stesso professore Condorelli, ma non intraprenderà mai la carriera universitaria a causa delle difficili condizioni economiche della sua famiglia. In questi anni partecipa alla vita culturale e politica del suo paese, Carlentini, come apprezzato c(;msigliere comunale. |
1951 | Consegue l'idoneità per l'insegnamento di Storia e Filosofia. |
1953 |
Supera il concorso a cattedre e ottiene il suo primo incarico, da titolare, al liceo classico di Augusta dove rimarrà dal 1954 al 1955. |
1954 |
Compaiono già i primi suoi interventi su «La Sicilia», rapporto che durò quasi tutta la vita eccetto brevi interruzioni. |
1956 |
Ottiene diversi incarichi d'insegnamento a Siracusa, a Noto e poi di nuovo a Siracusa. |
1958 |
Si sposa, il 26 giugno, con Grazia Cavallaro. 1958-1960 Insegna al liceo classico «Verga» di Adrano. |
1959 |
È redattore della rivista culturale «Incidenza», che ebbe notevole successo 'ma vita breve (due annate). Alla rivista collaborarono, oltre ad Addamo, che stilò il programma con cui si apriva il primo numero, don Antonio Corsaro, Nicolò Mineo, Manlio Sgalambro e Fiore Torrisi. Nel frattempo collabora con altre riviste, in particolare: «Galleria» di Caltanissetta, «Pedagogia» di Catania, «L'Approdo letterario». di Torino, «Il Ponte»di Firenze, «Nuovi Argomenti» di Roma, «Quartiere» di Firenze. |
1960-1966 |
È docente presso il liceo classico «Gorgia» di Lentini. 1960 Il 5 dicembre nasce la prima figlia, Cetty. 1962 Pubblica, con Sciascia editore, il saggio Vittorini e la narrativa siciliana contemporanea. |
1963 |
Insegna presso il liceo scientifico «Boggio Lera» di Catania. In questi anni costituisce, insieme ad altri uomini di cultura e alla figura carismatica di Salvatore Paglialunga (pretore di Lentini), un circolo culturale, Il Ponte, che si sciolse con la scomparsa prematura del giudice. |
1966 |
Il 18 giugno nasce la seconda figlia, Vera. |
1967-1971 | Ottiene l'incarico presso l'Istituto magistrale «Turrisi Colonna»: di Catania, per poi fare rientro a Lentini (l'ultima volta come professore) presso il Liceo scientifico «Vittorini», nome assegnato dallo stesso Addamo una volta divenuto preside |
1970 | Si presenta alle amministrative comunali di Lentini e alle provinciali di Siracusa come indipendente nelle liste del P.C.I., ottenendo un notevole successo elettorale in entrambe le elezioni, scelse poi le amministrative di Lentini. Qui, con provvedimento del Sindaco, il 28 luglio viene nominato assessore alle Finanze e al Bilancio. È questa l'ultima parentesi di attivismo politico. Malgrado, infatti, i ripetuti inviti a candidarsi come sindaco della città, Addamo rifiuterà tutte le proposte in modo deciso: la sua disincantata concezione della politica non gli permetteva più di mettersi in gioco. |
1972-1982 |
È preside del liceo scientifico «E. Vittorini» di Lentini. Nel 1974 pubblica, con Garzanti, il romanzo Il giudizio della sera. Livio Garzanti gli propone un contratto di collaborazione con la sua casa editrice che Addamo, forse per non lasciare la sua isola, rifiuta. |
1974 |
Pubblica con Garzanti il romanzo Il giudizio della sera |
1975 |
Riceve il Premio Brancati-Zafferana, assegnato al romanzo Il giudizio della sera. |
1978 |
Pubblica due romanzi: Un uomo fidato con Garzanti e I mandarini calvi con Scheiwiller. Con Pellicano libri dà alle stampe la raccolta di saggi I chierici traditi. Comincia la collaborazione con la rivista «Spirali» di Milano. |
1979 | Pubblica con Guanda la raccolta di poesie Significati e parabole |
1980 |
Pubblica con Spirali La metafora dietro a noi. Viene tradotto in bulgaro Un uomo fidato (Dovereno lice, traduzione di Bozan Christov, Christo G. Danov, Plovdiv). |
1982-1989 |
Viene trasferito al liceo classico «Gorgia» di Lentini, dove rimane fino all' l settembre 1989 data del suo pensionamento. |
1982 | Pubblica con Sellerio il romanzo, dedicato alla madre, Le abitudini e l'assenza |
1983 |
Pubblica con Garzanti Il giro della vite. |
1984 |
Pubblica con Scheiwiller Il bel verbale. Riceve il Premio di poesia «Città di Ceva», il Premio «Città di Randazzo», assegnato alla raccolta di poesie Il giro della vite, e il Premio «Città di Pisa», assegnato sempre alla raccolta di poesie Il giro della vite. 1986 Riceve il Premio «Città di Silvi», assegnato ancora alla raccolta di poesie Il giro della vite. |
1986 |
Pubblica con Scheiwiller la raccolta di racconti Palinsesti borghesi. Esce per Tringale VIoletta e altri racconti, versione ampliata rispetto alla prima edizione (VIoletta), uscita nel 1963 per Mondadori. Questa raccolta presenta oltre ai due racconti VIoletta e Il mostro, già inclusi nella prima pubblicazione, anche: L'autore; Il libro; Scarafaggi; Un delitto; Ricordo di guerra. Riceve il Premio nazionale di narrativa «Ragusa anni '80», per la raccolta di racconti Palinsesti borghesi |
1987 |
Pubblica con Scheiwiller la raccolta di racconti Palinsesti borghesi. Esce per Tringale VIoletta e altri racconti, versione ampliata rispetto alla prima edizione (VIoletta), uscita nel 1963 per Mondadori. Questa raccolta presenta oltre ai due racconti VIoletta e Il mostro, già inclusi nella prima pubblicazione, anche: L'autore; Il libro; Scarafaggi; Un delitto; Ricordo di guerra. Riceve il Premio nazionale di narrativa «Ragusa anni '80», per la raccolta di racconti Palinsesti borghesi. 1988 Gestisce una collana di narrativa, «Quaderni di letteratura», presso la casa editrice Tringale di Catania e avvia la collaborazione con la rivista «Poesia» di Milano. Riceve il Premio di cultura «Giacalone di Monreale», assegnato alla raccolta di poesie Le linee della mano. |
1989 |
Riceve l'invitò a rappresentare la cultura italiana al terzo Salon del libro di Bordeaux (3/8 ottobre). Viene tradotto '.in francese Le abitudini e l'assenza (Les habitudes et l' absence, traduzione di Marguerite Pozzoli, Jacqueline Chambon, Nimes). Pubblica per I Quaderni del Torchio a Mano di Amalfi, in edizione limitata, Il vecchio e il pallone e per Sellerio Oltre le figure e Zolfare di Sicilia. |
1990 |
1990 Pubblica con Garzanti Le linee della mano. Dopo il pensionamento si trasferisce definitivamente a Catania. Riceve il Premio «Lerici», assegnato alla raccolta di poesie Le linee della mano. |
1991 |
Pubblica con Scheiwiller Racconti di editori. Viene tradotto in francese Il giudizio della sera (Le jugement du soir, traduZione di Maurice Darmon, Jacqueline Chambon, Nimes). Riceve il Premio «Bartolo Cattafl» e il Premio «Catanzaro», assegnato alla raccolta di poesie Le linee della mano. . |
1992 | Viene invitato per la seconda volta in Francia (Sete) arappresentare la cultura italiana (9/15 dicembre). |
1994 | Pubblica con Il Girasole Edizioni di Valverde i racconti Piccoli dei. |
1995 |
Pubblica con Selierio la raccolta di racconti Non si fa mai giorno, con Garzanti la raccolta di poesie Alternative di memoria e con Laterza Sebastiano Addamo presenta Pensaci Giacomino! di L. Pirandello. Riceve il Premio «Alberto Moravia» per la narrativa italiana. Compaiono i primi segni della malattia. |
1996 | Riceve il Premio «Ori di Taranto», assegnato alla raccolta di racconti Non si fa mai giorno |
2000 | Si spegne, dopo una lunga malattia, il 9 luglio. |
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